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VALERIA VACCARO | Burning Times
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Prima esposizione temporanea per la casa più bella del mondo nel cuore di Torino

BURNING TIMES di Valeria Vaccaro per THE NUMBER 6

Gruppo Building e Banco di Credito Azzoaglio insieme per sostenere l’arte contemporanea e la ricerca nel campo della scultura di Torino e del Piemonte

The Number 6, la casa più bella del mondo realizzata dal Gruppo Building a Torino e vincitrice nel 2015 del noto Building of the Year di ArchDaily, sito di architettura più letto su scala globale, dal 22 settembre ospita la sua prima temporanea con le opere di Valeria Vaccaro nella mostra a cura di Beatrice Audrito – Art Consulting & Curating.

L’esposizione promossa dal Gruppo Building e da Banco di Credito Azzoaglio nasce dall’importanza di sostenere l’arte contemporanea del territorio, attraverso la produzione artistica e la ricerca nel campo della scultura. La mostra presenta infatti le opere dell’artista piemontese vincitrice del Secondo Premio della Fondazione VAF 2022: un riconoscimento conferitole quest’anno dalla prestigiosa Fondazione tedesca, allo scopo di promuovere l’arte contemporanea italiana più innovativa.

Il fuoco, tematica centrale della mostra come sottolinea il titolo, è il primo elemento della ricerca artistica di Valeria Vaccaro che con la sua forza positiva e rigeneratrice, contribuisce attraverso la combustione a trasfigurare la materia, conducendola a compiere un atto di metamorfosi, mediante un passaggio di stato irreversibile. Il marmo di Carrara dà invece forma alla visione da cui scaturisce l’intero progetto: un materiale nobile e duraturo nel tempo che è stato scolpito rigorosamente a mano, con grande perizia dall’artista, e poi dipinto utilizzando una tecnica personale messa a punto negli anni di sperimentazione. Con questa straordinaria abilità, Valeria Vaccaro dona al marmo le sembianze di altri materiali, ingannando l’osservatore per innescare cortocircuiti semantici tra oggetto e soggetto rappresentato. La scultrice evoca nel marmo la morbidezza del legno, della carta o della cera raggiungendo la trasfigurazione della materia.

Per la realizzazione delle opere l’artista si serve spesso di lastre di marmo, poi assemblate in sculture e installazioni complesse: un gesto che lancia un messaggio prezioso sull’utilizzo delle risorse naturali non rinnovabili come il marmo, per avvicinarsi ai processi di economia circolare, anche nel campo della scultura. 

Fino al 6 novembre, il pubblico potrà quindi visitare il corpus di opere che trae ispirazione da oggetti appartenenti alla quotidianità o entrati in disuso, come i Marmiferi, fiammiferi di marmo di varie colorazioni, casse da trasporto (Handle with care) o bancali (Urban platform burned). Oggetti comuni, decontestualizzati e offerti all’osservatore come opera d’arte che, grazie a un artificio plastico, si trasformano da contenitore a contenuto. 

In linea con i principi dell’economia circolare, il Gruppo Building sceglie l’arte come linguaggio di espressione di visione, valori e obiettivi per la casa del futuro, proseguendo il ciclo di arte pubblica e contemporanea all’interno di un edificio diventato un fiore all’occhiello, come simbolo di riconversione contemporanea nel mondo. «Ospitare le opere di artisti del nostro territorio è un modo di sostenere l’arte contemporanea e la ricerca sul campo. Farlo in un luogo come questo, significa ribadire l’importanza del dialogo tra bellezza e spazio pubblico: nel futuro che sogniamo gli edifici dovranno esprimere significati, visioni, valori, insieme alla capacità di rigenerarsi ed essere vivi. È importante che questo messaggio possa giungere da uno dei fiori all’occhiello di Torino nel mondo» dichiara Piero Boffa, fondatore e Presidente del Gruppo Building.

«Ispirati dalla spinta ad innovare di Piero Boffa, abbiamo sposato l’idea di organizzare insieme un momento speciale dedicato ai giovani ed all’arte. Da più di 140 anni la nostra famiglia si impegna a valorizzare i progetti ad impatto positivo sul territorio dedicando particolare attenzione ai giovani talenti. Il nostro percorso dedicato alla trasformazione del nostro Istituto in Società Benefit si inizia a concretizzare proprio da qui.» Erica e Simone Azzoaglio, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Presidente del Comitato Esecutivo di Banco Azzoaglio

«Il prestigioso riconoscimento conferito a Valeria Vaccaro dalla Fondazione tedesca VAF dimostra l’attenzione dell’estero verso l’arte contemporanea italiana, espressione di visione, innovazione, bellezza e attenzione all’ambiente. Valori strategici, condivisi anche da Gruppo Building e Banco di Credito Azzoaglio, insieme per sostenere l’arte contemporanea del territorio. La mostra è l’occasione per fare il punto sulla ricerca dell’artista piemontese, chiamata a dialogare con gli spazi di The Number 6, un luogo unico dove architettura classica e arte contemporanea si incontrano.» Beatrice Audrito

Valeria Vaccaro nasce a Torino nel 1988. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, studia scultura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Dal 2005 espone regolarmente in mostre personali e collettive in Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Montenegro e partecipa a fiere di settore. Tra il 2013 e il 2015 partecipa alla Biennale itinerante europea JCE Jeune Création Européenne. Nel 2015 espone a Exhibit a Torino e al Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivara. Nel 2017, in occasione dell’Art Prize CBM, vince una menzione speciale dalla città di Torino. Nello stesso anno è tra i vincitori dell’ArTeam Cup 2017. Nel 2021 viene selezionata per esporre alcune sue sculture nell’ambito di BAG Bocconi Art Gallery a Milano. Nel 2022 è la vincitrice del Secondo Premio Fondazione VAF IX Edizione riconosciuto dalla prestigiosa Fondazione tedesca con lo scopo di promuovere posizioni innovative nell’arte contemporanea italiana e di comunicarle in Germania. Vive e lavora a Torino. Tutta la sua ricerca, sia nelle opere plastiche che in quelle bidimensionali, ruota attorno al fuoco e alla combustione, elemento dinamico che tende a purificare tutte le cose, elevandole a un livello di perfezione superiore. Nelle sue opere il fuoco interviene infatti non come fattore di distruzione ma in qualità di forza creatrice, capace di generare trasformazioni e di plasmare la materia.


Building nasce a Torino nel 1983: progettare, costruire, immaginare, inventare la città e l’abitare, l’industria e gli spazi del commercio, i luoghi civili, privati e per il tempo libero, in Italia e all’estero. Lo studio BP+P Boffa, Petrone & Partners nasce all’interno del Gruppo Building e si specializza in interventi di progettazione architettonica e studi di fattibilità, interior design, ristrutturazione edilizia, restauro e direzioni lavori. Il Gruppo Building e lo studio BP+P sono rinomati per The Number 6, “la casa più bella del mondo”, trasformazione in condominio contemporaneo di una gemma del barocco a due passi da Piazza San Carlo, premiato da ArchDaily come Building of the Year 2015 per la categoria restauro. Oltre a The Number 6, Building offre alla città altri esempi di straordinario interesse come Lagrange12, restauro di un edificio del ‘600 all’angolo tra via Lagrange e via Giolitti, Quadrato, il progetto di recupero del convento di Sant’Agostino, una struttura ecclesiastica risalente al XVI secolo nell’epicentro storico della Torino romana e l’intervento per le nuove OGR- Officine Grandi Riparazioni, polo di ricerca e cultura contemporanea sostenuto e gestito dalla Fondazione CRT. Inoltre Domus Lascaris, rivisitazione di un palazzo razionalista degli anni Cinquanta, e il recente Uptown Torino, riconversione dello studentato Villa San Giuseppe. Building è sempre più attiva anche a Milano, dove ha aperto una seconda sede e avviato diversi progetti, quali Forrest in Town, complesso residenziale firmato da DFA Partners, Garden in Town, con cui prosegue l’opera di riqualificazione del quartiere iniziata con Forrest in Town, Gate Central, una casa di pregio davanti alle Colonne di San Lorenzo, disegnato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel e Bloc Savona di fronte al design district di Via Savona.


Il Banco Azzoaglio viene fondato da Paolo Azzoaglio, commerciante, proprietario terriero ed immobiliare, nel gennaio del 1879 a Ceva in Via Andrea Doria 17, proprio durante gli anni delle grandi migrazioni verso gli Stati Uniti. La storia del Banco rimane legata al territorio cebano fino agli anni ’60 con la prima filiale a Garessio, per poi muoversi verso la Liguria, estendendosi anche verso le Langhe ed il Saluzzese. In questi anni si sviluppano anche prodotti storici del banco dedicati a famiglie, imprese, giovani ed investitori. Oggi il Banco, sotto la guida di Erica e Simone Azzoaglio rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione e Presidente del Comitato Esecutivo accompagnati dal Direttore Generale Carlo Ramondetti è giunto alla quarta generazione. È stata avviata la digitalizzazione della banca, l’affiancamento alle aziende sviluppando servizi dedicati agli imprenditori tra cui: il servizio agevolato, la consulenza di impresa e il corporate e smart lending. L’attenzione meticolosa al cliente ed al territorio sono i valori portanti dell’istituto il quale, a conferma della propria vocazione, volge verso la conclusione del suo percorso di trasformazione in Società Benefit.

Crediti foto: Piero Ottaviano, Jessica Quadrelli

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