a cura di Beatrice Audrito
15 ottobre 2020 | 30 aprile 2021
Lugano, Parco Ciani
Dal 15 ottobre 2020 al 30 aprile 2021 la città di Lugano ospita Conversations with a Changing World, il nuovo progetto del giovane artista e fotografo svizzero Giacomo “Jack” Braglia, a cura di Beatrice Audrito. Il progetto, promosso dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia con il Patrocinio della Città di Lugano, è il frutto dell’ultima fase di ricerca dell’artista che espone per la prima volta a Lugano, sua città natale. In mostra un percorso di sei sculture e installazioni a cielo aperto immerse nella natura di Parco Ciani, dove Braglia sceglie di conversare con un mondo che cambia rivolgendo ancora il suo sguardo alla questione ambientale. Un invito a riflettere su temi di straordinaria attualità come l’inquinamento dei mari, lo sfruttamento delle risorse e il cambiamento climatico, di cui Braglia si occupa da sempre, raccontando le contraddizioni del nostro tempo attraverso il suo obiettivo fotografico.
Da alcuni anni Giacomo “Jack” Braglia conduce una ricerca molto interessante al confine tra fotografia e scultura. Servendosi della tecnica innovativa del wrapping, l’artista dà corpo alla fotografia tradizionale utilizzando supporti fotografici alternativi: busti classici, scudi, bocche e altre forme scultoree che Braglia riveste di immagini fotografiche scattate durante i suoi viaggi, per permettere alla fotografia di conquistare la terza dimensione superandone i limiti. Una narrazione visiva condotta servendosi di medium diversi come la fotografia, la scultura, il colore.
La mostra segna una tappa importante del percorso espositivo di Giacomo “Jack” Braglia, che espone a Lugano dopo due anni intensi, ricchi di progetti e riconoscimenti internazionali come la partecipazione nel 2019 alla 58ma Biennale di Venezia con la mostra #MayYouLiveToHelpWalkers, la vincita del Visvamitra International Award of Excellence 2019 e, nell’estate 2020, la mostra personale ospitata sul lungomare di Forte dei Marmi.
In mostra anche la grande scultura ambientale The Twin Bottles. Message in a Bottle, realizzata insieme allo scultore internazionale Helidon Xhixha. Due grandi bottiglie di plastica in scala aumentata, schiacciate e gettate come rifiuti abbandonati, galleggiano sulle acque del lago Ceresio per lanciare un forte messaggio di denuncia dell’inquinamento dei mari a causa della dispersione della plastica.
Si ringraziano per il sostegno Helsinn, AIMO Room Concept, Credit Suisse, la Divisione Eventi e Congressi del Dicastero Cultura, Sport ed Eventi di Lugano, e Around.
Giacomo Jack Braglia
Giacomo Jack Braglia è un giovane artista e fotografo svizzero (Lugano, 1996) che attualmente vive e lavora a Londra. Appassionato d’arte fin da bambino, Braglia si avvicina alla fotografia all’età di undici anni, quando riceve in dono la sua prima macchina fotografica. A soli diciassette anni compie il suo primo viaggio di volontariato in Africa e, rapito dall’atmosfera dell’Etiopia, ne racconta fotograficamente i paesaggi e la cultura. Ha così inizio il suo viaggio artistico. Colpito dalle possibilità del mezzo fotografico inizia a scattare, rivolgendo da subito il suo sguardo a tematiche molto precise di matrice ambientale o sociale. Mentre porta a termine il suo percorso formativo laureandosi in Global Management alla Regents University di Londra e poi conseguendo un master in International Marketing presso la HULT Business School di Londra, durante gli anni di studio Braglia frequenta corsi di fotografia e workshop che gli permettono di sperimentare nuove tecniche, approfondire le problematiche estetiche ed affinare le proprie capacità esecutive. La ricerca di Giacomo “Jack” Braglia affronta temi di straordinaria attualità come la riscoperta di culture e continenti lontani, il tema della migrazione dei popoli, l’inquinamento dei mari, lo sfruttamento delle risorse naturali e il cambiamento climatico; problematiche complesse che l’artista affronta e sviluppa compiendo numerosi viaggi in diversi paesi del mondo, al fine di raccontare con i suoi scatti le contraddizioni del nostro tempo. Appassionato d’arte e di cultura classica, Braglia supera molto presto il medium fotografico mettendo a punto una ricerca molto interessante al confine tra fotografia e scultura. Servendosi di una tecnica innovativa, l’artista dà corpo alla fotografia tradizionale utilizzando supporti fotografici alternativi realizzati in forme e materiali diversi come acciaio, gesso e resina. Busti classici, scudi, sfere e altre forme scultoree ispirate al periodo ellenico che Braglia riveste di immagini fotografiche con la tecnica del wrapping per permettere alla fotografia di conquistare la terza dimensione, superandone i limiti.
Grazie alla sua ricerca, in questi anni Braglia collabora con numerosi fotografi ed è protagonista di numerose mostre personali a Londra, Venezia e Cortina d’Ampezzo, ospitate dalla Galleria Contini, partecipando anche alla fiera d’arte internazionale Artrooms di Londra. Nel 2019 partecipa alla 58ma Biennale di Venezia con la mostra #MayYouLiveToHelpWalkers, ospitata nel Padiglione della Repubblica Araba Siriana, e vince il Visvamitra International Award of Excellence, assegnatogli a Siracusa (Sicilia). Nello stesso anno progetta insieme allo scultore internazionale Helidon Xhixha la grande scultura ambientale The Twin Bottles: Message in a Bottle, che riproduce in scala aumentata due bottiglie di plastica che galleggiano come rifiuti abbandonati, per sensibilizzare il pubblico sul tema della dispersione della plastica nei mari. L’opera, presentata a Venezia in Canal Grande a luglio 2019, è divenuta il simbolo della lotta contro la plastica nei mari e ha iniziato un lungo viaggio per portare il suo messaggio per un mondo più pulito; esposta nel Giardino della Triennale Milano e poi ospitata nello spazio acqueo dello Yacht Club di Monaco Marina, a giugno 2020 The Twin Bottles: Message in a Bottle ha raggiunto il lungomare di Forte dei Marmi per approdare infine nelle acque del lago Ceresio di Lugano. Nell’estate 2020 Giacomo “Jack” Braglia è invitato ad esporre sul lungomare di Forte dei Marmi, dove presenta il progetto di scultura ambientale Conversations with a Changing World, a cura di Beatrice Audrito, frutto della sua ultima fase di ricerca.
Crediti fotografici: Giacomo Braglia, Giorgia Panzera
Divisione eventi e congressi, Città di Lugano