The Twin Bottles: Message in a Bottle, la grande installazione dal cuore ambientalista realizzata dallo scultore Helidon Xhixha e dal fotografo Giacomo “Jack” Braglia continua il suo viaggio approdando a Lugano, nelle acque del lago Ceresio, per sensibilizzare il pubblico sul tema dell’inquinamento dei mari del mondo a causa della dispersione della plastica. Il progetto, promosso dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia con il Patrocinio della Città di Lugano, presenta due grandi sculture metalliche raffiguranti due bottiglie in scala aumentata che galleggeranno come rifiuti abbandonati sulle acque del lago Ceresio dal 15 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021, ribadendo la centralità delle tematiche ecologiche nel mondo contemporaneo.
Dopo la sua presentazione a Venezia, in Canal Grande, il 20 luglio 2019 di fronte a Ca’ Vendramin Calergi, grazie al suo messaggio di straordinaria attualità e alla grande attenzione ricevuta dai media nazionali ed internazionali, The Twin Bottles: Message in a Bottle è divenuta il simbolo della lotta contro la plastica nei mari e ha iniziato un lungo viaggio per portare il suo messaggio per un mondo più pulito. Ospitata nel prestigioso giardino della Triennale Milano dal 16 ottobre al 15 dicembre 2019, l’opera è poi approdata al porto di Monaco, nello spazio acqueo dello Yacht Club de Monaco Marina, esposta da marzo a maggio 2020. A giugno 2020 The Twin Bottles: Message in a Bottle ha raggiunto il lungomare di Forte dei Marmi per approdare infine nelle acque del lago Ceresio di Lugano, Svizzera. La scultura di Helidon Xhixha e la fotografia di Giacomo “Jack” Braglia si uniscono in un progetto ambizioso e provocatorio che denuncia la situazione di allarme ambientale attuale, facendosi testimoni del presente in cui vivono. Un compito che oggi più che mai spetta all’arte, chiamata ad esercitare ancora la sua funzione sociale.
Si ringraziano per il sostegno Helsinn, AIMO Room Concept, Credit Suisse, la Divisione Eventi e Congressi del Dicastero Cultura, Sport ed Eventi di Lugano, e Around.
HELIDON XHIXHA
Nasce a Durazzo (Albania) nel 1970, in una famiglia di artisti. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Tirana, si trasferisce in Italia per continuare gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), dove si laurea nel 1999. L’anno precedente, grazie ad una borsa di studio, frequenta la Kingston University di Londra, dove affina le sue tecniche di incisione, scultura e fotografia e sperimenta l’utilizzo di nuovi materiali come l’acciaio inossidabile, che diventerà poi il materiale privilegiato intorno al quale ruoterà la sua ricerca artistica. La visione e la tecnica innovativa di Xhixha si traducono in un’arte pubblica monumentale che ridefinisce il rapporto tra la scultura e l’ambiente circostante, ridefinendo i confini stessi della scultura contemporanea. Tra le mostre e i progetti più importanti, la partecipazione nel 2015 alla 56ma Biennale di Venezia con Iceberg: una scultura galleggiante in acciaio inox che ondeggiava sulle acque del Canal Grande per parlare del tema del riscaldamento globale e del suo impatto sulla città di Venezia, catalizzando l’attenzione del pubblico e della stampa internazionale. Nell’ottobre dello stesso anno, il progetto Everlastingall’aeroporto di Milano Malpensa, una risposta contemporanea all’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. Nel 2016, la mostra personale Shining Rock nella città di Pietrasanta (LU) e la partecipazione alla prima edizione della Biennale del Design di Londra, dove l’artista e premiato con la Public Medal per la migliore installazione, allestita alla Somerset House. Nel 2017 In Ordine Sparso, una grande mostra monumentale realizzata all’interno dei Giardini di Boboli e Gallerie degli Uffizi di Firenze su invito del direttore Eike Schmidt, ed il progetto espositivo VolareArte presso l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa. Nel 2019 due grandi mostre a cielo aperto: Lugano: Riflessi di Luce, a cura di Eike Schmidt, un percorso di venti sculture monumentali diffuse tra lungolago e centro città di Lugano, e STEEL AND STONE. The Energy of Matter, a cura di Beatrice Audrito, un dialogo tra marmo e acciaio sul lungomare di Forte dei Marmi. A luglio dello stesso anno, il progetto The Twin Bottles: Message in a Bottle, realizzato insieme al fotografo Giacomo “Jack” Braglia e presentato a Venezia, in Canal Grande. Nel 2020, la mostra di sculture monumentali Ghiacciai d’acciaio a Gstaad, Svizzera. Le opere di Helidon Xhixha sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, sia in Italia che all’estero.
GIACOMO JACK BRAGLIA
E’ un giovane artista e fotografo svizzero (Lugano, 1996) che vive e lavora a Londra. Braglia si avvicina alla fotografia all’età di undici anni, quando riceve in dono la sua prima macchina fotografica. A diciassette anni compie il suo primo viaggio di volontariato in Etiopia e ne racconta fotograficamente i paesaggi e la cultura. Ha così inizio il suo viaggio artistico, rivolgendo da subito lo sguardo a tematiche di matrice ambientale o sociale. Durante gli anni di studio Braglia frequenta corsi di fotografia e workshop per sperimentare nuove tecniche e affinare le proprie capacità esecutive. La ricerca di Giacomo “Jack” Braglia affronta temi di straordinaria attualità come la riscoperta di culture e continenti lontani, la migrazione dei popoli, l’inquinamento dei mari, lo sfruttamento delle risorse naturali e il cambiamento climatico. Appassionato d’arte e di cultura classica, Braglia supera presto il medium fotografico mettendo a punto una ricerca interessante al confine tra fotografia e scultura. Servendosi di una tecnica innovativa, l’artista dà corpo alla fotografia tradizionale utilizzando supporti fotografici alternativi realizzati in materiali diversi come acciaio, gesso e alluminio. Busti classici, scudi, sfere e altre forme scultoree che Braglia riveste di immagini fotografiche con la tecnica del wrapping per permettere alla fotografia di conquistare la terza dimensione, superandone i limiti. In questi anni Braglia collabora con molti fotografi ed è protagonista di numerose mostre personali a Londra, Venezia e Cortina d’Ampezzo, ospitate dalla Galleria Contini. Nel 2019 partecipa alla 58ma Biennale di Venezia con la mostra #MayYouLiveToHelpWalkers, ospitata nel Padiglione della Repubblica Araba Siriana, e vince il Visvamitra International Award of Excellence, a Siracusa. Nello stesso anno collabora con lo scultore Helidon Xhixha per realizzare la grande scultura ambientale The Twin Bottles: Message in a Bottle. Nell’estate 2020 espone sul lungomare di Forte dei Marmi, dove presenta il progetto Conversations with a Changing World, a cura di Beatrice Audrito.
Crediti Fotografici: Giorgia Panzera