Il progetto The Twin Bottles: Message in a Bottle, – promosso dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia -, nasce dall’incontro tra lo scultore internazionale Helidon Xhixha ed il giovane fotografo svizzero Giacomo “Jack” Braglia. Uniti dalla volontà di lanciare un forte messaggio di denuncia dell’inquinamento dei mari a causa della dispersione della plastica, per dare forma alla loro visione i due artisti hanno deciso di fondere le loro tecniche artistiche, – plasmare l’acciaio e la fotografia 3D – nella progettazione di una grande installazione ambientale che riproduce, in scala aumentata, due bottiglie schiacciate che galleggiano a pelo d’acqua come rifiuti abbandonati; una modellata nell’acciaio inox dallo scultore Helidon Xhixha e poi lucidata a specchio, l’altra rivestita da immagini fotografiche di rifiuti plastici scattate dal fotografo Giacomo “Jack” Braglia.
Dopo la sua presentazione avvenuta a Venezia il 20 luglio 2019, in Canal Grande di fronte a Ca’ Vendramin Calergi – dove l’opera è stata esposta fino al 1 settembre -, grazie al suo messaggio di straordinaria attualità e alla grande attenzione ricevuta dai media nazionali ed internazionali, l’installazione The Twin Bottles: Message in a Bottle è divenuta il simbolo della lotta contro la plastica nei mari. Ospitata nel prestigioso giardino della Triennale Milano dal 16 ottobre al 15 dicembre 2019, in occasione della presentazione dei risultati del quinto Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile condotto da LifeGate, oggi l’opera approda al porto di Monaco, nel Mar Mediterraneo. Collocata nello spazio acqueo dello Yacht Club de Monaco, l’installazione ambientale di Helidon Xhixha e Giacomo “Jack” Braglia farà da cornice alla Monaco Ocean Week (dal 22 al 27 marzo) promossa dal Principato di Monaco, una settimana dedicata alla conservazione dell’ecosistema marino e allo sviluppo sostenibile dell’economia “blu”. La scultura di Helidon Xhixha e la fotografia di Giacomo “Jack” Braglia si uniscono in un progetto ambizioso e provocatorio che denuncia la situazione di allarme ambientale attuale, facendosi testimoni del presente in cui vivono. Un compito che oggi più che mai spetta all’arte, chiamata ad esercitare ancora la sua funzione sociale.
Helidon XHIXHA
Nasce a Durazzo (Albania) nel 1970, in una famiglia di artisti. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Tirana, si trasferisce in Italia per continuare gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), dove si laurea nel 1999. L’anno precedente, grazie ad una borsa di studio, frequenta la Kingston University di Londra, dove sperimenta l’utilizzo di nuovi materiali tra cui l’acciaio inossidabile, che diventerà poi il materiale privilegiato intorno al quale ruoterà la sua ricerca artistica. La visione e la tecnica innovativa di Xhixha si traducono in un’arte pubblica monumentale che ridefinisce il rapporto tra la scultura e l’ambiente circostante, ridefinendo i confini stessi della scultura contemporanea. Tra le mostre e i progetti più importanti, la sua partecipazione nel 2015 alla 56ma Biennale di Venezia con Iceberg: una scultura galleggiante in acciaio inox che ondeggia sulle acque del Canal Grande per parlare del tema del riscaldamento globale e del suo impatto sulla città di Venezia, catalizzando l’attenzione del pubblico e della stampa internazionale. Nell’ottobre dello stesso anno, il progetto Everlasting all’aeroporto di Milano Malpensa, una risposta contemporanea all’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. Nel 2016, l’importante mostra personale intitolata Shining Rock nella storica città di Pietrasanta (LU) e la partecipazione alla prima edizione della Biennale del Design a Londra, dove l’artista è premiato con la Public Medal per la migliore installazione. Nel 2017 In Ordine Sparso, una grande mostra monumentale realizzata all’interno deiGiardini di Boboli e Gallerie degli Uffizi di Firenze, confrontandosi con l’architettura e la paesaggistica tardo-rinascimentale, ed il progetto espositivo VolareArte presso l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa.
Giacomo Jack Braglia
E’ un giovane artista e fotografo svizzero (Lugano, 1996), che attualmente vive a Londra. Attraverso la sua passione per la fotografia e l’arte, Jack dà corpo alla fotografia tradizionale servendosi di supporti in gesso, alluminio, ferro e acciaio. Di recente, ha presentato le sue opere #MayYouLiveToHelpWalkers alla 58ma Biennale di Venezia, al Padiglione della Repubblica Araba Siriana (11 maggio – 24 novembre 2019) attraverso le quali, grazie alla sua esperienza di viaggi e di volontariato in Africa, analizza i contrasti del nostro tempo come il problema irrisolto dell’emigrazione.
HELIDON XHIXHA | GIACOMO Jack BRAGLIA
The Twin Bottles: Message in a Bottle
Un progetto promosso da:
Fondazione Gabriele e Anna Braglia
Crediti Fotografici:
Jean-Charles Vinaj
Giorgia Panzera