AWAKENING ROOM
DANIELE BACCI – VALERIA VACCARO
a cura di Beatrice Audrito
AWAKENING ROOM è un progetto curatoriale site-specific sviluppato da Zeit Gallery con la cura di Beatrice Audrito, pensato appositamente per la Sala Risveglio dell’Ex Ospedale Maria Adelaide di Torino, la stanza dove venivano portati i pazienti al termine degli interventi chirurgici, in attesa del risveglio e dunque della ripresa naturale delle loro attività motorie e psico-sensoriali. Un luogo affascinante che rappresenta per il paziente -spesso delirante o in stati di coscienza ancora alterati dai sedativi- una sorta di soglia fisica e psichica da attraversare per tornare alla vita, riappropriandosi del proprio stato di coscienza. Il progetto AWAKENING ROOM, costruito con la partecipazione dell’artista lucchese Daniele Bacci e della scultrice torinese Valeria Vaccaro, vuole raccontare la forte identità di questo luogo ponendo l’accento sull’esperienza, quasi mistica, di ritorno alla vita, vissuta dai pazienti in questo momento di transizione, e sulla percezione del tempo che, in questa sorta di soglia magica priva di riferimenti, appare loro dilatato e non misurabile. E’ proprio questo momento di transizione, quale passaggio da uno stato di incoscienza ad un rinnovato stato di coscienza, a suggerire la possibilità di porre in dialogo con lo spazio le opere di Valeria Vaccaro.
Snodo centrale della ricerca di Valeria Vaccaro è la forza positiva e rigeneratrice del fuoco, quale elemento capace di trasfigurare la materia conducendola a compiere un irreversibile passaggio di stato. Sia nei Marmiferi, fiammiferi di marmo sottoposti a processi di combustione più o meno avanzata, che nelle casse Handle with care o negli Urban platform burned, i bancali Epal combusti, il fuoco assume dunque un ruolo determinante e salvifico: gli oggetti riprodotti, anche quelli più banali, se sottoposti ad un processo di combustione -solo apparente perché ottenuto tramite un attento processo di colorazione a inchiostro del marmo- subiscono una metamorfosi, una trasfigurazione. Ad interessare la Vaccaro è proprio il processo di mutazione del materiale nel tempo, ovvero la sequenza di cambiamenti fisici e chimici subiti dal legno o dalla cera durante le diverse fasi di combustione. Un processo di combustione arrestato dall’artista sempre prima che il fuoco consumi o trasformi interamente l’oggetto, per restituirci il senso dell’azione in divenire. Un concetto anticipato nelle Combustioni -cinque scatti fotografici realizzati in serie dove il fuoco, fotografato in divenire, è come fermato nel suo agire- poi ulteriormente sottolineato nell’installazione Sottile Artificio linear, dove le tredici candele -anch’esse realizzate in marmo- spente nelle diverse fasi di consumazione riflettono sul concetto di soglia-limite, di passaggio di stato nel tempo. Le opere di Valeria Vaccaro trascendono la materia e il loro status quo di oggetti materiali, innestando una riflessione sulla duplice natura del tempo: da un lato la sua caducità, la deperibilità del tempo fisico determinata dalla sua misurabilità, dall’altro la sua ineluttabilità, quel tempo “altro”, quella sensazione di infinità temporale che forse percepiamo quando ci troviamo in uno stato alterato di coscienza, ancora sospesi tra il sonno e la veglia.
Oltre il sonno, il risveglio. Il ritorno alla vita e ai suoi colori è sublimato dal lavoro pittorico di Daniele Bacci: sulla superficie un caleidoscopio di colori ordinati si sussegue, a intervalli regolari, quasi a suggerire un tempo della pittura, costante e consequenziale. Geometrie futuriste e futuribili, radiografie di architetture urbane, losanghe circensi; un concerto di armonie perfette, per lo più linee, che calano l’osservatore in una realtà diversa, scomposta e multisensoriale. Sono i punti di partenza per una riflessione sull’uomo e sulla relazione tra il corpo e lo spazio in cui esso si muove. Le opere di Bacci, create appositamente per AWAKENING ROOM, indagano così i rapporti tra visibile e sogno, tra realtà e rappresentazione inconscia, tra stasi e movimento, attraversando metaforicamente quella soglia incerta che rappresenta lo stato psico-fisico in cui si trovano i pazienti subito dopo il risveglio, in attesa di recuperare pienamente l’attività motoria e psico-sensoriale, riappropriandosi della loro autonomia e libertà.
AWAKENING ROOM invita il fruitore a vivere questa esperienza sensoriale, a muoversi liberamente dentro questa soglia fisica e metaforica come in uno spartiacque, per sondarne le infinite possibilità sensoriali e concettuali.
Valeria Vaccaro
E’ nata a Torino nel 1988, dove vive e lavora. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, studia scultura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Espone dal 2005, tra il 2013 e il 2015 partecipa alla Biennale itinerante europea JCE Jeune Création Européenne e nel 2015 espone ad Exhibit a Torino, al Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivara. Nel 2017, in occasione dell’art Prize CBM vince una menzione speciale dalla città di Torino. Tutta la sua ricerca, sia nelle opere plastiche che in quelle bidimensionali, ruota attorno al fuoco e alla combustione, elemento dinamico che tende a puri care tutte le cose, elevandole a un livello di perfezione superiore. Nelle sue opere il fuoco interviene infatti non come fattore di distruzione ma in qualità di forza creatrice, capace di generare trasformazioni e di plasmare la materia.
Daniele Bacci
Lucca, classe 1975. Vive e lavora a Lucca. Dopo l’avvio della collaborazione con la galleria T293 di Napoli, nel 2003 realizza presso lo stesso spazio la prima personale incentrata su individualità contro omologazione e viene selezionato al Corso Superiore di Arti Visive insieme ad altri 24 artisti internazionali presso la FAR (Fondazione Antonio Ratti di Como) con Richard Nonas come visiting Professor, partecipando alla mostra Luogo/nonluogo=nuovo luogo. Nel 2004 sotto la visione di Katarzyna Kozyra partecipa a Networking–My Home e nel 2008 espone nella mostra collettiva Z4 marginal zone presso Villa Ockenburgh a Den Haag in Olanda. Nel 2011 espone in mostra personale a Monaco di Baviera presso la galleria Gedok. Nel 2012 è tra gli artisti invitati alla residenza MadeinFilandia e nel 2014 partecipa alla collettiva Ciò che l’apparire lascia trasparire al MAC di Lissone. In quell’occasione il museo acquisisce l’opera esposta. Nel 2016 realizza una doppia personale con Luca Macauda a Bari alla galleria Artcore e partecipa a una mostra collettiva presso la Kunstraum di Monaco di Baviera. E’ invitato ad una serie di mostre collettive presso gallerie, musei, spazi no-profit e spazi istituzionali tra i quali lo Studio G7 a Bologna, Palazzo della Permanente a Milano, ViaFarini e Careof a Milano e all’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona (P).
AWAKENING ROOM
a cura di Beatrice Audrito
The Others, 1 – 4 Novembre 2018
Ex Ospedale Maria Adelaide, Torino
Crediti Fotografici: Daniele Bacci, Jessica Quadrelli